Il giorno prima delle nozze, opera prima dello scrittore Gabriele Giuliani, edito da Edizioni Montag, è un libro straordinario sia per i suoi contenuti interessanti e attuali, sia per la forma narrativa scelta dall'autore.

Il giorno prima delle nozze

La storia, all'apparenza semplice, apre invece sipari di riflessione inaspettati, mostrandoti una realtà di cambiamento non per forza positiva, il tutto in modo leggero e alla portata di tutti.

Il libro narra di due fratelli che, per piccole invidie comuni, decidono di allontanarsi per molti anni. Poi il fratello più modesto, rimasto a vivere nell'agriturismo familiare senza troppe pretese di fama e successo, ma con la sola voglia di vivere immerso nella natura continuando a portare avanti l'attività di famiglia, decide di sposarsi. Il giorno prima del matrimonio si risveglia con la notizia della visita del, non tanto amato, fratello. All'inizio è titubante e turbato da quella visita, rimanendo fortemente deciso a non voler affrontare il consanguineo. Poi la vicenda prende una svolta; parlano, si chiariscono e come spesso la vita ci insegna, niente è come sembra. Il fratello ritornato è un sociologo famoso a livello internazionale, conduce una vita agiata, tiene discorsi in televisione e nelle università. Questa fama ha sempre indispettito l'altro che, con un pizzico di gelosia mai ammessa a se stesso, gli ha sempre serbato rancore, sopratutto per non essere rimasto lì ad aiutarlo e tutto questo gli innesca dei sospetti sulla sua venuta improvvisa, così pretende delle spiegazioni. Le argomentazioni del fratello sociologo all'inizio non convinceranno l'altro fratello, ma poi capirà che l'invidia negli anni è stata ricambiata.

L'autore costruisce con calce a secco e discorsi diretti l'intero romanzo, trattando con nonchalance i cambiamenti radicali della società odierna, non si ingarbuglia mai, non ci confonde le idee, ma ci guida per mano verso una sensibile riflessione che ci appartiene, perché noi apparteniamo a questi tempi. Con estrema schiettezza e naturalezza, ci mostra un cambiamento antropologico che sta avvenendo proprio sotto i nostri occhi, ma che troppo occupati da una società improntata sul produrre e consumare più di quanto necessitiamo, a volte non riusciamo a focalizzare. Come rispondendo a un giovane Denzel Washington in Philadelphia, che chiede: "Mi spieghi come fossi un bambino di otto anni", l'autore ci prova e ci riesce senza alcun problema, non pescando paroloni da un cilindro magico come fossero conigli bianchi, ma parlando un italiano formale e percepibile a ogni tipo di lettore, di qualsiasi età, anche a chi non ha mai aperto un libro in vita sua, perché la trovata geniale di Giuliani è di creare due fratelli agli antipodi. Uno molto colto, l'altro poco affine allo studio, così fa scendere il primo al livello del secondo per essere compreso.

In tutto questo mutare della nostra società, immaginatevi il nuovo Bob Marley che va dal padre e gli dice: "Papà, voglio fare il musicista" e ora immaginatevi l'ipotetica risposta paterna. Ai nostri tempi, dove anche riflettere è diventato un lusso, presi come siamo a correre tutto il santo giorno per produrre come macchine, questa risposta sarebbe: "Bravo figliuolo rincorri i tuoi sogni", o piuttosto: "Perché non pensi a studiare e a trovarti un lavoro, invece di avere sempre la testa su queste baggianate". Allora, se la risposta fosse la seconda, cosa, tranne alcune eccezioni, molto plausibile, chi ci perderebbe? Solo il ragazzo, o la popolazione globale privata inconsapevolmente non solo della sua musica, ma anche del messaggio solidale che con essa propaga? Stesso identico problema avrebbe il nuovo Leopardi, il futuro Pirandello, Picasso, Dalì, Hendrix e chi più ne ha, più ne metta e il risultato sarebbe il medesimo. Ci perdiamo tutti qualcosa dai sogni infranti di un comune impiegato, panettiere, cassiere al McDonald che ha rinunciato a scoprire, esprimere e potenziare il suo talento per uno stipendio garantito.

Spesso leggiamo libri con più personaggi che trama e risulta difficile da credere che un libro con due personaggi principali e due molto secondari riesca a essere così interessante, ma che ci crediate o no, non serve far scendere nella narrazione tutto il Circo Togni, l'orchestra filarmonica di Boston e tutti i parlamentari superflui per poi farli interagire tra loro in una bolgia letteraria per renderla piacevole, ma basta avere un messaggio da lasciare ai posteri e questo messaggio Gabriele Giuliani ce l'ha bello nitido e con altrettanta nitidezza lo espone.

Questo è uno di quei libri dove il sottotesto è più potente del testo stesso, ma a differenza di altri, dove questo è da scoprire con attenzione e perspicacia, ne Il giorno prima delle nozze, è messo lì in bella vista accessibile a tutti, senza troppi fronzoli.

Concludo questo breve articolo, consigliando questo libro a tutti ed espandendo il consiglio di lettura, condividendolo con le persone a voi care, perché è ricco di spunti non solo su cui riflettere, ma anche su cui discuterne dopo, riscoprendo il piacere del dialogo e magari facendovi staccare gli occhi dai vostri cellulari. Sperando che queste riflessioni alla lunga possano portarci a una sensibilizzazione maggiore e una voglia di cambiamento, guardando sia cosa ci stiamo lasciando alle spalle, sia dove ci porteranno molti cambiamenti. Cercando di riscoprire valori dimenticati, cercando di colmare le nostre solitudini con altre persone in carne e ossa e non quasi esclusivamente con profili social.

Un libro dolcemente amaro, duro e sincero, che non spiega verità occulte, ma cerca le risposte insieme al lettore.

 

"Tra chi sostiene quella tesi infatti, è opinione comune che ognuno di noi possieda nel proprio DNA almeno un talento o un'abilità di cui è inconsapevole e che non svilupperà mai. Non posso fare a meno di pensare a chissà quante generazioni di artisti possiamo avere perduto nell'ultimo secolo. Quanti potenziali talenti si sono limitati a diventare impiegati, funzionari, operai. Nella continua rincorsa a un lavoro sicuro abbiamo sacrificato noi stessi."

 

(Gabriele Giuliani da Il giorno prima delle nozze)

 

Recensione condivisa sul blog amico "L'alcova letteraria"