L'amore può far grandi cose ed è l'arma che usa Claudio con Sara consapevole di quanto lei sia perdutamente innamorata di lui, anche se altro non è che un balordo da quattro soldi bucati....
L'autrice, per portare al lettore in maniera nitida i pensieri della protagonista, indossa i panni di una ragazzina priva di autostima, decisa ad aggrapparsi con tutte le forze a un amore sbagliato con un uomo con il doppio dei suoi anni, disposta a sacrificare tutta sé stessa, autoinfliggendosi il peso di una relazione sicuramente turbolenta.
Arriva perfino a convincersi che il loro amore non merita la luce del giorno e che non sia un amore comune dove entrambe le parti ne godono le gioie, ma un amore dove il supplizio accende e scandisce il rapporto di coppia.
Il sentimento che cova nel petto di Sara porta alla logica e all'intelletto una cecità permanente, d'altronde è risaputo che l'amore possa annientare la vista, ma Claudio è un uomo bello e formato e raggirare una ragazzina per farle fare quello che vuole lui non gli risulta né difficile, né riprovevole.
Lui è criminale da strapazzo, vive di espedienti e il delinquere è intrinseco della sua natura, gli istituti correttivi sono una seconda casa e da tutta una vita ne entra e ne esce in continuazione; l'infanzia difficile è la scusante valida a tutto, quello che nella sua testa malata dovrebbe giustificare le sue azioni, peccato che ad andarci di mezzo sia una ragazzina di buona famiglia, insicura e bisognosa d'affetto.
Così la storia d'amore tra Sara e Claudio va avanti e si trascina negli anni in uno status di annientamento, dal quale Sara non ha intenzione di salvarsi, o di lasciarsi salvare, ma anzi ci si avvinghia con tutta sé stessa e ci conficca le unghie, pur di non perderla e di darsi ragione, perché ormai convinta che quel poco di buono sia l'uomo della sua vita. Gli scossoni non incrinano il rapporto, lo specchio confonde l'immagine riflessa, forse per colpa della cocaina, o del buio che costantemente avvolge i due piccioncini.
Nella clandestinità di un rapporto negativo, i due protagonisti si raccontano e si mettono a nudo, non coprendo neanche le più abbiette debolezze.
Il grigio è il colore predominante, si attacca alle pagine e traspira forte nella narrazione, forse anche grazie alle descrizioni scrupolose e dettagliate, ma mai pesanti, o volgari, neanche quando le scene descritte sono di puro sesso fine a sé stesso, dove i sentimenti non partecipano al coito.
Attraverso questa storia d'amore malata, il lettore si troverà sicuramente a empatizzare con Sara, a soffrire per lei, ad arrabbiarsi e a domandarsi: "perché non lo lascia?"
La protagonista è priva di volontà, eternamente in conflitto con sé stessa e succube, quasi per natura, come se questo fosse il destino scelto per lei, quindi ci si può solo sottomettere e compiere il cammino fino alla fine e se amore sarà, sarà a vita, finché questo non la corroderà.
Un libro sicuramente forte e crudo, che mette in risalto un forte bisogno d'amore, disposto a tutto pur di non perdere quel barlume di speranza che domani sarà un giorno migliore, scorrevole e ben strutturato, molto vivo nella moltitudine di sfaccettature che lo compongono e sicuramente interessante per chi certe dinamiche non le conosce.
Ma prima di giudicare Sara, provate ad amare come lei, o ad ascoltare i suoi pensieri, solo allora potrete comprenderla.